XIII Premio Giornalistico Internazionale “Gino Votano”
per il miglior documentario del Mediterraneo
(Reggio Calabria, 1-5 dicembre 2015)
Il Mediterranean Experiences Festival (www.medef.it) è un progetto dell’associazione culturale Teatro del Mediterraneo (www.teatrodelmediterraneo.org), giunto alla quinta edizione, si svolge per un intero anno e si presenta come una piattaforma che produce e promuove materiali audiovisivi, performance, piece, all’insegna della cultura dell’identità del/nel territorio e del/nel Mediterraneo. E’ nato dalla gestione di spazi teatrabili come l’Arena Lido di Reggio Calabria nel 1984, i seminari sulla comunicazione per gli studenti delle scuole medie dal 1986, il Premio giornalistico internazionale “Gino Votano”, per il miglior documentario del Mediterraneo dal 2003 in collaborazione con la Fnsi e poi anche con l'Unci e infine i Cantieri dell’arte : i "Dialoghi ai confini del ponte", alla torretta Valadier di Roma, (2007) e "I Cantieri dell'Arte contro la violenza delle mafie" (2008) a Locri, in collaborazione con Libera e la Community Art “Il Faro verde”. L’obiettivo è una “Mediterranean’s House”, dove intellettuali, artisti e giornalisti possano incontrarsi, discutere, dialogare, scambiarsi esperienze. A loro è richiesto, in cambio dell’ospitalità, la residenza e le spese di viaggio, come contributo di incontrare gli studenti, i giovani e la cittadinanza reggina, sotto forma di chiacchierata o workshop o insieme a loro produrre un’opera o un evento per la città. Giovani artisti per la Residenza del Mediterraneo è un concorso, rivolto a giovani creativi di età compresa tra i 18 e i 35 anni (36 anni non compiuti alla data di pubblicazione del presente bando) che operano con obiettivi professionali nelle arti visive e performative comprese la grafica, la fotografia, il video, l’installazione, la disseminazione, collage e decollage. la performance e l’happening , si propone di avvicinare il pubblico più giovane al patrimonio culturale, attraverso il coinvolgimento di generazioni di artisti che con workshop e grazie ai mezzi offerti dalle arti contemporanee e performative, comprese installazioni e tecnologie digitali realizzeranno un progetto di lettura del Mediterraneo e in particolare del territorio che li ospita, Reggio Calabria e lo Stretto delle Sirene (o di Messina)..Vuole essere un modo per arricchire l'identità stessa delle popolazioni mediterranee e del territorio che li ospita, per indagare le possibilità di interazione tra la memoria inesplorata a partire da Antonello da Messina e attraverso i diversi ambiti creativi, orali (dalle cadenze linguistiche), iconici (dai vasi a figure nere e rosse), performativi (dalla comunicazione non verbale) e territoriali (dagli ulivi e dal mare alla sabbia), avviando un processo di riflessione sui percorsi di conoscenza e fruizione del territorio. I giovani coinvolti sono dell’istituto d’arte Frangipane (critico d’arte del Novecento), del liceo artistico Mattia Preti (pittore barocco) al liceo classico “Campanella”, agli ospiti del festival. I temi del festival sono intorno e dentro il Mediterraneo, quest’anno in particolar modo :