Cinema:'Gino Votano' Award a Class
Enemy dello sloveno Bicek
Cinema:'Gino
Votano' Award a Class Enemy dello
sloveno Bicek
A Medef Reggio Calabria.
Premiato 'Costa Beduini' di
Chassaigne
16 dicembre, 17:15
(ANSAmed) - REGGIO CALABRIA, 16
NOV - E' stato il film 'Class
Enemy' del regista sloveno Rok
Bicek, in programma nelle sale
italiane in primavera, a vincere
l'11/a edizione
dell'International Journalism &
Arts Award 'Gino Votano' del
Mediterranean Experiences
Festival (Medef).
Il film, presentato a Venezia
nell'ambito della Settimana
della critica, racconta una
storia vera avvenuta in un liceo
di Lubiana e ruota intorno alle
responsabilità per il suicidio
di una studentessa. A ritirare
il premio i due giovani
interpreti Dasa Cupevski e Jan
Zupancic.
Il festival, conclusosi ieri
sera a Reggio Calabria, era
organizzato dall'associazione
culturale Teatro del
Mediterraneo, in partnership con
Confindustria, Unci, Fnsi e
Milano Film Festival, e ha avuto
tra i protagonisti anche
l'associazione Cuamm, Medici con
l'Africa.
Il premio per il miglior
documentario giornalistico è
andato invece a "La costa dei
Beduini" (Tgr Mediterraneo) di
Christophe Chassaigne (Francia),
ora caporedattore di France 3 a
Tolosa.
Una coproduzione Rai-France 3
che indaga sulla speculazione
edilizia sulla costa
mediterranea dell'Egitto. Nel
corso del festival, è stato
anche ricordata la figura di
Giancarlo Licata, responsabile
di Rai Med e Tgr Mediterraneo,
con la proiezione del
documentario "La tela
strappata", sulla morte dei
giudici Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino.
Numerosi gli eventi nei sei
giorni di festival, con incontri
e workshop di giornalismo che
hanno coinvolto gli studenti dei
licei classico ed artistico
della città. Presentato anche un
documentario di Laura Silvia
Battaglia sulle donne irachene,
"Unknow Iraq".
Fra i temi affrontanti, le crisi
e le guerre nel Mediterraneo
(dall'Egitto alla Siria),
l'informazione finanziaria, i
nodi della mafia, della legalità
e dello sviluppo in Calabria e
nel sud Italia. (ANSAmed).
ALIAS
MUSICA » ARTI »
OZIO
SUPPLEMENTO
SETTIMANALE DE «IL MANIFESTO»
SABATO 14
GENNAIO 2012 ANNO 15 N. 2
ALIAS
(3)
14
GENNAIO 2012
MAGED
EL-MAHEDY
●●●Regista
e scrittore egiziano, da molti anni residente in Italia, a Roma,
Magedel-Mahedy (nella foto) ha realizzato due
cortometraggi, «Salam
Viterbo» (38’ ) e «Ritratto di un giovane immigrato» (10’,
2009), montato da Alessandro Piva e premio
«Gino Votano»,
prima di scrivere e filmare, nelle settimane cruciali della
rivoluzione egiziana e della cacciata di Mubarak, il suo
esordio nel
lungometraggio, l’ancora inedito, forse al Forum di Berlino
2012, «I don'tspeakwell, I dance better» (Non parlo
bene, danzo
meglio), montato da Lorenzo Pazzi, Andrea Basti al sound
editing, viola solista KoramJablonko, interpreti principali
Mahmoud Reda,
FaridahFahmi, Prof. Refat Kamel, Pierre Sioufi, MagedElMahedy,
NivinRamez e Saad Ismail. Il film, che dura
77’, è costato 12
mila euro ed è interamente autofinanziato. Le riprese sono
durate 6/7 mesi, di cui 5 in Egitto. Il girato è di 35
ore. Il formato
utilizzato è stato un full hd (1920x1080), a cui si sono
affiancate riprese fatte con un iphone, e con una
fotocamera compatta (usata nei momenti di minima visibilità del
mezzo di ripresa, all'interno della metropolitana per esempio).
I don’tspeakverygood, I dance betterdi MagedElMahedy –
Documentario – Egitto/Italia 2012 – 80’
MagedElMahdi, già vincitore della settima
edizione del Premio giornalistico internazionale “Gino Votano”
per il miglior documentario 2009, si presenta alla 30a edizione
del Torino Film Festival con un documentario degno della sua
fama tanto da ricevere il Premio della Giuria di Italiana.Doc.
Girato tra Roma e Il Cairo, il documentario inizia nel febbraio
2010. È un anno particolare per Maged: è la prima volta dopo
decine di anni che nevica a Roma da quando è arrivato in Italia;
è l’anno in cui riesce ad assistere allo spettacolo teatrale e
musicale del suo idolo, il ballerino Mahmoud Reda (a cui si deve
il titolo); è l’anno in cui riceve la telefonata di sua sorella
che lo implora di tornare in Egitto perché loro fratello è
malato e necessita di un trapianto di fegato ed è proprio qui
che la vicenda familiare del regista si intreccia con le vicende
di Piazza Tahir e con la scoperta dell’epidemia di epatite C che
sta mettendo in ginocchio l’Egitto.
Manifestanti in piazza Tahir
Nel 2011, proprio mentre scoppia la
rivoluzione, Maged si trova a Il Cairo, in un
appartamento che si affaccia sulla piazza. Con una telecamera
modesta inizia a registrare e a documentare tutto ciò vive e,
senza cadere in uno stile documentario banale, lo spettatore è
catapultato negli eventi. La telecamera di Maged si trasforma
nei nostri occhi e iniziamo a osservare tutto ciò che ci
circonda; altre volte diventa le nostre orecchie e ci troviamo
immersi nel vivo della rivoluzione. In un momento i nostri occhi
sono catturati dai cartelli con slogan e scritte come “Wewant a
civil country”; nell’altro le nostre orecchie sentono le grida e
le proteste contro il governo egiziano.
È un documentario fra il diario personale e il reportage di
denuncia. Si passa da una scena ad un’altra, all’inizio un po’
spaesati o forse semplicemente incantati dalla danza di un
derviscio che continua a ruotare su se stesso, ma man mano che i
minuti passano capiamo dove il regista vuole arrivare. Ci
troviamo immersi tra le persone, scopriamo non solo i sogni
delle persone, ma anche le contraddizioni della rivoluzione, le
conseguenze, gli effetti concreti sulle persone comuni. Oltre
alle proteste, l’Egitto deve affrontare un’emergenza nascosta
all’opinione comune: l’epatite C che sta dilagando e mietendo
vittime fra il 25% della popolazione. Scopriamo, quindi, che Il
Cairo non deve affrontare solo problemi politici, ma anche
sanitari e ambientali. L’inquinamento atmosferico, delle acque
del Nilo e l’uso di siringhe non sterilizzate hanno, infatti,
causato il diffondersi inesorabile della malattia.
Alcune volte lo spettatore sprofonda nel caos della protesta,
altre volte nel silenzio. L’unico suono che sentiamo è quello
del nostro respiro. E questo forse è l’invito del regista:
rimanere in silenzio per riflettere su cosa sta accadendo e
unirsi all’onda di energia positiva di un popolo che vuole
cambiare e che ha fatto finalmente sentire la sua voce.
Ultimo aggiornamento Mercoledì, 13 Febbraio 2013 16:32
Anno V numero
228
“La Costa dei beduini” di Christophe Chassaigne miglior
documentario. Reggio Calabria consegna l’XI Premio “Gino
Votano”
Medef: trionfo francese nel ricordo di Giancarlo
Licata
REGGIO CALABRIA – E’ la
Francia con “La Costa dei beduini” (Tgr Mediterraneo) di
Christophe Chassaigne (France 3) a vincere l’undicesima
edizione del premio giornalistico internazionale “Gino
Votano”, per il miglior documentario giornalistico.
Nel giorno del ricordo di Giancarlo Licata, l’inventore
e la guida per 18 anni della coproduzione italo-francese
di Rai Med, responsabile del settimanale “Mediterraneo”,
scomparso alla fine di ottobre.
A Palermo, nella sede Rai di viale Strasburgo, Licata
aveva raccolto le emittenti di tre continenti e di tutto
il Mediterraneo. Una coproduzione dalla Francia
all’Algeria per scoprire i fenomeni di queste comuni
culture. Per ricordarlo la Fnsi, l’Unci, l’associazione
culturale Teatro del Mediterraneo, il liceo classico
“Tommaso Campanella”, il liceo artistico “Mattia Preti”,
Confindustria, hanno proposto la visione del suo
documentario “La tela strappata”,
andato in onda su Raitre e Rai Storia a vent’anni dalla
strage di via D’Amelio, presentato fuori concorso al
Prix Italia di Torino, alla Casa del cinema di Roma,
alla Gran Guardia di Verona e in molte piazze siciliane.
Licata é stato l’autore di due libri: una piéce
teatrale, finalista al Premio Riccione, e “Una rondine
fa primavera”, un saggio sugli ultimi trent’anni di
storia politica e criminale di Palermo. Lo scorso anno
Licata era stato insignito da Giorgio Napolitano del
titolo di commendatore dell’ordine al merito della
Repubblica Italiana.
Il ricordo commosso a Giancarlo Licata, anche da parte
dell’organizzazione. Licata aveva sempre seguito la
crescita del premio “Gino Votano”, con servizi e
suggerimenti. Proprio dal programma di Licata nasce il
premio a “la Costa dei beduini” di Christophe Chassaigne.
Egitto La costa dei Beduini di Christophe Chassaigne
(France 3), ambientato in Egitto. Deserto, sabbia bianca
e acque turchesi. Nel nord-ovest egiziano, la costa dei
Beduini è pressoché inviolata. Un eldorado turistico per
i costruttori edili. Il cemento sulle dune sta cambiando
il volto di un piccolo paradiso naturale, con una
speculazione edilizia di grandi proporzioni. In terra di
Beduini.
Ha consegnato il premio Guido Columba, presidente
dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani. Stasera, alle
20.30, al Teatro Comunale “Francesco Cilea” di Reggio
Calabria, la cerimonia finale della IV edizione del
Mediterranean Experiences festival e la consegna di
tutti gli altri premi dell’XI International Journalism &
Arts Award “Gino Votano”.
Favoriti due film italiani “Summer ’82 When Zappa came
to Sicily” (Italia, 2012, 80’) di Salvatore Cuccia, e
“Mohamed e il pescatore” (Italia, Rai, 2012, 54’) di
Marco Leopardi, il russo “La Bibbia. Cantico dei
Cantici” (Russia, 2013, 90’) del Teatro musicale di
plastica e gesto e lo sloveno “Class Enemy” di Rok Bicek
(Slovenia, 2013, Triglav Film, 112’). Per la migliore
interpretazione gli sloveni Dasa Cupevski e Jan Zupancic
e i russi Anna Daukaeva, Andrey Poliakov. Presenta Anna
La Rosa, la serata con concerto andrà in beneficienza
per Cuamm, medici con l’Africa.
14 Dicembre 2013 - 11:09
(ASCA) - Reggio Calabria, 14 dic - La Francia con ''la Costa dei
beduini'' (Tgr Mediterraneo) di Christophe Chassaigne (France 3)
a vincere l'undicesima edizione del premio giornalistico
internazionale ''Gino Votano'', per il miglior documentario
giornalistico. Nel giorno del ricordo di Giancarlo Licata,
l'inventore e la guida per 18 anni della coproduzione
italo-francese di Rai Med, responsabile del settimanale
''Mediterraneo'', scomparso alla fine di ottobre. A Palermo,
alla sede Rai di viale Strasburgo, Licata aveva raccolto le
emittenti di tre continenti e di tutto il Mediterraneo. Una
coproduzione dalla Francia all'Algeria per scoprire i fenomeni
di queste comuni culture. Per ricordarlo la Fnsi, l'Unci,
l'associazione culturale Teatro del Mediterraneo, il liceo
classico ''Campanella'', il liceo artistico ''Preti'',
Confindustria hanno proposto la visione del suo documentario
''La tela strappata'', andato in onda su Raitre e Rai Storia a
vent'anni dalla strage di via D'Amelio, presentato fuori
concorso al Prix Italia di Torino, alla Casa del cinema di Roma,
alla Gran Guardia di Verona e in molte piazze siciliane. Licata
e' stato l'autore di due libri: una pie'ce teatrale, finalista
al Premio Riccione, e ''Una rondine fa primavera'', un saggio
sugli ultimi trent'anni di storia politica e criminale di
Palermo. Lo scorso anno Licata era stato insignito da Giorgio
Napolitano del titolo di commendatore dell'ordine al merito
della Repubblica Italiana. Il ricordo commosso a Giancarlo
Licata, anche da parte dell'organizzazione. Licata aveva sempre
seguito la crescita del premio ''Gino Votano'', con servizi e
suggerimenti. Proprio dal programma di Licata nasce il premio a
''la Costa dei beduini'' di Christophe Chassaigne. Egitto La
costa dei Beduini di Christophe Chassaigne (France 3),
ambientato in Egitto. Deserto, sabbia bianca e acque turchesi.
Nel nord-ovest egiziano, la costa dei Beduini e' pressoche'
inviolata. Un eldorado turistico per i costruttori edili. Il
cemento sulle dune sta cambiando il volto di un piccolo paradiso
naturale, con una speculazione edilizia di grandi proporzioni.
In terra di Beduini. Ha consegnato il premio Guido Columba,
presidente dell'Unioen nazionale Cronisti Italiani. Stasera alle
20.30, al teatro comunale ''Francesco Cilea'', la cerimonia
finale della IV edizione del Mediterranean Experiences festival
e la consegna di tutti gli altri premi dell'XI International
Journalism & Arts Award ''Gino Votano''. Favoriti due film
italiani ''SUMMER '82 When Zappa came to Sicily'' (Italia, 2012,
80') di Salvatore Cuccia, e ''Mohamed e il pescatore'' (Italia,
Rai, 2012, 54') di Marco Leopardi, il russo ''La Bibbia. Cantico
dei Cantici'' (Russia, 2013, 90') del Teatro musicale di
plastica e gesto e lo sloveno ''Class Enemy'' di Rok Bicek
(Slovenia, 2013, Triglav Film, 112'). Per la migliore
interpretazione gli sloveni Dasa Cupevski e Jan Zupancic e i
russi Anna Daukaeva, Andrey Poliakov. Presenta Anna La Rosa, la
serata con concerto andra' in beneficienza per Cuamm, medici con
l'Africa. red/mau
Agenda del giornalista Informa
Premio Votano.
E' francese
il miglior
documentario
giornalistico
E'
la Francia con “La
Costa dei beduini” (Tgr
Mediterraneo) di
Christophe
Chassaigne (France
3) a vincere
l’undicesima
edizione del premio
giornalistico
internazionale “Gino
Votano”, per il
miglior documentario
giornalistico. Nel
giorno del ricordo
di Giancarlo Licata,
l’inventore e la
guida per 18 anni
della coproduzione
italo-francese di
Rai Med,
responsabile del
settimanale
“Mediterraneo”,
scomparso alla fine
di ottobre. A
Palermo, nella sede
Rai di viale
Strasburgo, Licata
aveva raccolto le
emittenti di tre
continenti e di
tutto il
Mediterraneo. Una
coproduzione dalla
Francia all’Algeria
per scoprire i
fenomeni di queste
comuni culture. Per
ricordarlo la Fnsi,
l’Unci,
l’associazione
culturale Teatro del
Mediterraneo, il
liceo classico
“Tommaso
Campanella”, il
liceo artistico
“Mattia Preti”,
Confindustria, hanno
proposto la visione
del suo documentario
“La tela strappata”,
andato in onda su
Raitre e Rai Storia
a vent’anni dalla
strage di via
D’Amelio, presentato
fuori concorso al
Prix Italia di
Torino, alla Casa
del cinema di Roma,
alla Gran Guardia di
Verona e in molte
piazze
siciliane. Licata é
stato l’autore di
due libri: una piéce
teatrale, finalista
al Premio Riccione,
e “Una rondine fa
primavera”, un
saggio sugli ultimi
trent’anni di storia
politica e criminale
di Palermo. Lo
scorso anno Licata
era stato insignito
da Giorgio
Napolitano del
titolo di
commendatore
dell’ordine al
merito della
Repubblica
Italiana. Il ricordo
commosso a Giancarlo
Licata, anche da
parte
dell’organizzazione.
Licata aveva sempre
seguito la crescita
del premio “Gino
Votano”, con servizi
e suggerimenti.
Proprio dal
programma di Licata
nasce il premio a
“la Costa dei
beduini” di
Christophe
Chassaigne. Egitto
La costa dei Beduini
di Christophe
Chassaigne (France
3), ambientato in
Egitto. Deserto,
sabbia bianca e
acque turchesi. Nel
nord-ovest egiziano,
la costa dei Beduini
è pressoché
inviolata. Un
eldorado turistico
per i costruttori
edili. Il cemento
sulle dune sta
cambiando il volto
di un piccolo
paradiso naturale,
con una speculazione
edilizia di grandi
proporzioni. In
terra di Beduini. Ha
consegnato il premio
Guido Columba,
presidente
dell’Unione
Nazionale Cronisti
Italiani. La
cerimonia di
premiazione della IV
edizione del
Mediterranean
experiences festival
e la consegna di
tutti gli altri
premi dell’XI
International
Journalism & Arts
Award “Gino
Votano” si è tenuta
sabato scorso al
Teatro Comunale
“Francesco Cilea” di
Reggio Calabria. La
serata è
stata presentata da
Anna La Rosa e tutto
il ricavato andrà in
beneficienza per
Cuamm, medici con
l’Africa.
Hic sunt Leones - Medef 2013
Il
Mediterranean
Experiences
Festival,
è
alla
sua
settima
edizione.
Quest’anno
si
svolge
a
Reggio
Calabria
dal
9 al
14
Dicembre,
concludendosi
con
un
concerto
del
baritono
Vincenzo
Nizzardo
e
della
pianista
Chiara
Barillà,
che
si
svolgerà
al
teatro
Cilea
di
Reggio
Calabria.
Il
Festival
del
Mediterraneo
vede
la
partecipazione
di
numerosi
registi,
artisti,
con
la
proiezione
di
numerosi
film,
alcuni
dei
quali
presentati
come
prime
mondiali.
Questa
settima
edizione
si
sposa
con
la
solidarietà,
infatti
vede
come
partner
principale
Medici
con
l’Africa
Cuamm,
la
più
grande
e
antica
associazione
di
medici
missionari
italiana.
Il
Festival
del
Mediterraneo
vuole
essere,
essenzialmente,
un
Percorso
alla
ricerca
dell’Identità
Mediterranea,
del
Sud
inteso
come
cammino
lento
e
fascinoso,
comunitario
e
partecipato,
una
via
mediterranea
alla
vita,
dove
gli
occhi,
il
capo,
le
spalle,
le
gambe,
lo
sguardo
raccontano
condivise
storie
di
bellezza,
di
rapimenti
del
cuore,
di
amore,
sacrificio.
è la
sintesi
del
coraggio
di
amare
la
vita
oltre
ogni
barriera,
con
il
sentimento
di
una
esperienza
che
si
protrae
di
generazione
in
generazione,
al
di
fuori
dei
ritmi
frenetici
imposti
dal
modello
di
vita
occidentale.
Il
Festival,
con
i
suoi
percorsi,
propone
un
modello
Mediterraneo
alla
vita.
Lo
stesso
dei
tuareg
che
affrontano
il
deserto,
lo
stesso
del
contadino
calabrese
che,
alle
prime
luci
dell’alba
Mediterranea,
affronta
le
fatiche,
ma
anche
i
profumi,
gli
odori
e i
colori
di
una
nuova
giornata.
Le
diverse
esperienze
s’impongono
singole
e
collettive
insieme.
Un
Percorso
che
scopre
colori,
suoni,
persone,
culture,
sapori,
idee
di
popoli
differenti,
ma
nati
dallo
stesso
mare
e
illuminati
dalla
stessa
luce
mediterranea..
La
Fruizione
presenta
momenti
di
alternanza
dei
ruoli
che
permette
agli
stessi
Protagonisti
del
Festival
(attori,
giornalisti,
registi,
scrittori,
musicisti,
artisti
e
convegnisti)
di
effettuare
un
proprio
percorso
nelle
vesti
di
pubblico
e,
al
tempo
stesso,
il
Pubblico
diventa
Attore
con
la
propria
curiosità,
percezione
e
interazione
con
gli
Eventi
che
si
succedono
come
fasi
domestiche,
di
tutti
i
giorni.
Una
evento
che
accade
nel
centro
del
Mediterraneo,
che
passa
per
i
cibi
tipici,
le
ceramiche,
i
giuochi,
gli
arredi
in
legno,
i
fuochi
all'aperto,
il
colore
dell'olio
e il
sapore
del
vino.
La
Percezione
diventa
tattile
e
corporea
allo
stesso
tempo,
Tempo
che
fluisce,
misurato
durante
tutta
la
manifestazione,
dalle
quinte,
alla
platea,
dal
backstage,
all'applauso,
dal
sorriso,
all'abbraccio.
Una
Nuova
Forma-Tempo:
l'Idea
della
Festa
come
partecipazione
alla
conoscenza
di
nuove
Esperienze,
di
nuove
persone
e
solide
tradizioni.
Anche
per
questo
il
premio
si
intitola
a
uno
storico
del
territorio,
Gino
Votano.
Soprattutto,
un
contadino
d’Aspromonte
che
ha
vissuto
e
scritto
la
storia
della
sua
gente.
Agli undicesimi International Journalism &
Arts Award "Gino Votano" vince l'Europa, con due
premi alla Slovenia e un premio prestigioso a
testa a Francia e Russia. Partedel lone per la
Rai che si aggiudica in coproduzione con France
3, il premio per il giornalismo. Il festival,
fin dalla sua nascita, voluto fortissimamente da
Carlo Parisi, vicesegretario nazionale della
Federazione Nazionale della Stampa e organizzato
dall'associazione culturale Teatro del
Mediterraneo, in partnership con Confindustria e
dedicato a Cuamm, medici con l'Africa, é stato
presentato dalla direttrice di Telecamere, Anna
La Rosa.
Il festival é stato vinto da "Class Enemy", film
sloveno della Triglav Film, che vedremo nelle
sale italiane in primavera distribuito dalla
Tucker Udine.un film che racconta una storia
vera avvenuta nel liceo di Lubiana. Dopo una
discussione con un nuovo professore una
studentessa si suicida. I compagni accusano il
docente, ma poi le cause sono altre. A ritirare
il premio i due protagonisti : Dasa Cupevski
(Sabina nel fim) e Jan Zupancic (Tadej nel
film). I due sono stati premiati anche per la
migliore interpretazione. Segnalato da Nicola
Falcinella, che ha presentato la Settimana
Internazionale della Critica all'ultimo Festival
del Cinema di Venezia.
Gran Premio della Giuria alla messinscena di "La
Bibbia. Cantico dei Cantici" (Russia, 2013) del
Teatro musicale di plastica e gesto di
Mosca interpretato da Anna Daukaeva, Andrey
Poliakov, Nikita Smolianinov, Mikhail Troinik;
musiche di Stanislav Dobromislov, scenografie di
Anna Sharonov. Un allestimento bellissimo, che
fino all'ultimo su indicazione di diversi
giortnalisti ha conteso la vittoria agli
sloveni. Premio invece per il miglior
documentario gioprnalistico a "La costa dei
Beduini" (Tgr Mediterraneo) di Christophe
Chassaigne (Francia), adesso caporedattore di
France 3 a Tolosa. Una coproduzione Rai- France
3 che indaga sulla speculazione edilizia, in una
costa bellissima, che viene a distruggere lo
spirito e la bellezza di un popolo antichissimo.
Durante la cerimonia, anche la protesta composta
del movimento 9 dicembre, che hanno srotolato
uno striscione con scritto "9 dicembre 2013,
l'inizio della fine, ribellarsi é undovere !".
Si conclude così una edizione intensa del
festival incentrato sulla sezione Hic Sunt
Leones, dedicato al pensiero meridionalista e
mediterraneo, così come richiede il titolo
dedicato a uno storico come Gino Votano. "Siamo
l'ultimo vagone del treno.
Tanto vale staccarlo". Così monsignor Morosini,
al Cilea, alla cerimonia finale della quarta
edizione del Mediterranean Experiences festival
dove ha ricevuto il premio per la Comunicazione,
consegnato dal presidente di Confindustria,
Andrea Cuzzocrea. Alla presentatrice della
serata, la direttrice di Telecamere, Anna La
Rosa, il vescovo ha parlato inequivocabilmente
di uno Stato distante, che vede Reggio e la
Calabria, come un impedimento. "Tanto vale ci
lascino andare, ha detto monsignor Morosini, che
ha chiesto ancora una volta di valorizzare le
eccellenze locali, come i giovani artisti
dell'Ensemble e il baritono Vincenzo Nizzardo,
che si sono esibiti durante la cerimonia.
Cuzzocrea, sulla stessa linea. Il presidente di
Confindustria ha ancora sottolineato la
necessità di investimenti per il lavoro.
"Abbiamo chiesto alle imprese di mantenere i
livelli occupazionali". Sono soli il vescovo e
il presidente di Confindustria nella
desertificazione economica e spirituale in cui
il paese e la regione versano. Due persone dal
sorriso dolce, ma vicini a chi soffre, al mondo
del lavoro. Qualche giorno fa, in un workshop
all'interno del festival, insieme al dottor
Cisterna, Morosini aveva detto "vorrei che mi
chiamassero per inaugurare cantieri di lavoro,
ma non se ne aprono più". Nel salone di
Confindustria sono intervenuti scrittori come
Gioacchino Criaco e Mimmo Gangemi, con il
ricordo laico, tenero e appassionato dell'humanitas
spigolosa, burbera e affettuosa di Pasquino
Crupi. Aneddoti e ricordi che fanno letteratura.
Vincenzo Carrozza con la sua "Tragudia
erotika", antologia di liriche grecaniche
cantate dal figlio di Rocco Gatto. I dati sulla
corruzione di Condarcuri, la cui "Riviera" ha
rilevato il passaggio di testimone tra Nicola
Zitara e Pasquino Crupi. Le battaglie di Zitara
nel nome di una comunità affamata e vilipesa da
uno Stato assente e a tratti violento. Al liceo
classico, straordinario successo dai workshop di
giornalismo voluti dalla preside Maria Rosaria
Rao. Non solo il ciclo sul Mediterraneo, con
Luciana Barsatti, inviata dell'Ansa in tutto lo
scacchiere del Nord Africa, che oltre che
presentare il suo libro "Oltre Tahrir", sulla
ribellione nei quartieri poveri de Il Cairo, ha
lanciato un appello per la Siria, stritolata
dalle potenze mediorientali "Turchia, Iran,
Egitto", i sentimenti antioccidentali e la
posizione di Israele.
Entusiamante il documentario di Laura Silvia
Battaglia, dopo anni a L'Avvenire, adesso
freelance, ha ricordato insieme alla consigliera
di parità Daniela De Blasio, la giornata Onu dei
diritti dell'Uomo, con un suo documentario sulle
donne irachene "Unknow Iraq". Interessantissima
la relazione delle ricadute sul quotidiano della
crisi finanziaria di Alessandro Galimberti de
"Il Sole 24 ore". I ragazzi hanno chiesto
continuamente della collocazione in borsa di
Facebook e del controllo che la rete impone a
chi la frequenta. "State attenti", ha ammonito
Galimberti. Si é parlato anche di informaizone
al Sud con Alberto Cisterna e monsignor Morosini
di nuova ndrangheta dei colletti bianchi e di
abbandono della Calabria. Gero Tedesco de "Il
Giornale di Sicilia" ha presentato il suo libro
intervista a Luigi Putrone, il killer pentito
che ha dissolto nell'acido il ragazzino
siciliano, Giuseppe Di Matteo. Infine un ricordo
voluto anche dalla Fnsi, da Carlo Parisi e
Franco Siddi, per la scomparsa di Giancarlo
Licata, responsabile di Rai Med e Tgr
Mediterraneo, con la proiezione del suo
documentario, premiato dal presidente della
Repubblica "La tela strappata", sulle morti di
Falcone e Borsellino.
Successo per i workshop al liceo artistico della
preside Caterina Rao. Quelli musicali, tenuti
dagli Etnosound, sull'identità
reggina dalla viddanedda alla lira calabrese;
partecipazione anche per i workshop sulla
pubblicità e sulla scrittura creativa. E al
teatro Siracusa, successo di pubblico proprio
per gli Etnosound, con la gente che ballava la
tarantella in platea, divertita e affascinata
dalla musica calabrese.
Creato Domenica, 15
Dicembre 2013 12:46
Reggio: dal 9 dicembre al via il Mediterranean Experiences
Festival
Strill - Sabato 23 Novembre 2013 11:35
Di seguito la nota
dell'organizzazione: Almeno tre prime mondiali e quattro
nazionali, oltre 50 prime regionali, 32 film in rappresentanza
di 15 paesi, cinque giorni di festival, con oltre 100 ospiti
dalla Russia alla Slovenia, dalla
Spagna all’Egitto. Questo il programma del Mediterranean
Experiences Festival (Reggio Calabria, 9/14 dicembre 2013),
presentato al Circolo Filologico a Milano. Il festival assegna
gli undicesimi International Journalism & Arts Award “Gino
Votano”, sabato 14 dicembre al teatro “Francesco Cilea”. Un
festival in movimento, cinque giorni, due teatri, due istituti
scolastici, la sede di Confindustria Reggio Calabria, camminando
attraverso brani di poesia, note di zejel e visioni incantate.
Organizzato dall’associazione culturale “Teatro del
Mediterraneo”, con il patrocinio di Fnsi, in collaborazione con
Confindustria Reggio Calabria, Ordine dei Medici Reggio
Calabria, Milano Film Festival, Unione Nazionale Cronisti,
Elaioteca della Calabria. Una idea del Sud, della bellezza e
dell’economia, viste da Sud. Mai si era assistito a una comunità
calabrese che arriva al Nord, per parlare di splendori e non
miserie, di parlare di vie alternative, di coraggiose battaglie
per la democrazia, per la difesa della propria identità, quella
che la Milano imprenditoriale ha emarginato per ubriacarsi di
scandali e malaffare. E a Milano, Reggio Calabria non guarda più
al Nord ma a Sud, a Maiga Balkissa, attrice del Mali, dove si
sta ridisegnando su indicazione dell’Onu, il festival dei
Tuareg, il festival del deserto. E a Cuamm, i Medici con
l’Africa, rappresentati da Monica Longaretti. Lo stesso
coraggio, la stessa forza di voler stare insieme, di andare
oltre. Appunto “Viaggio a sud del Sole”, il progetto visivo che
viene esposto, con fotografie di Fabrizio Ruffo Rufo e testi di
Claudio Composti. Artisti, intellettuali, giornalisti, studiosi,
critici venuti per incontrarsi, parlarsi di progetti comuni. E’
la prima piattaforma del Mediterraneo, un incubatore di idee e
passioni, all’insegna di una economia possibile, di una natura
da rispettare, di una bellezza di cui nutrirsi. I Convegni sono
dedicati all’idea di crescita e all’identità del Sud, “Hic Sunt
Leones”, dall’Italia meridionale all’Africa sub sahariana. I
convegni sono ospitati nei locali di Confindustria. Un
magistrato, Alberto Cisterna, che ha chiesto alla sua terra di
ribellarsi, di riacquistare la dignità, di recuperare la sua
identità, Il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea
Cuzzocrea, che guarda al mondo dell’economia meridionale come ad
una possibilità concreta di vivere, di fare comunità. Poi la
rassegna cinematografica in collaborazione, come dagli esordi,
con Milano Film Festival. Tra le chicche, selezionati : ”Class
Enemy”, il film sloveno sulla scuola che ha commosso Venezia.
“Cipro - l’Ultimo muro” di Emilio Casalini e “Mohamed e il
pescatore” di Marco Leopardi, presentati dalla Rai. Per il Sud,
"La leggenda di Colapesce" di Salvatore Bombaci. Il Sud di
Salvo Cuccia, uno straordinario regista ch racconta il
mediterraneo da Frank Zappa alla famiglia Florio. Scrittori come
Criaco e Gangemi, che hanno portato la letteratura calabrese e
adesso come sceneggiatori, anche le storie al cinema; in una
delle più brillanti stagioni culturali della regione. Porteranno
i loro libri, le loro storie, le immagini dei loro film “Anime
nere” e “Il giudice meschino”. La musica del Sud dei Dedalus,
finalisti al premio Tenco e di EtnoSound che accompagnerà la
festa del Mediterraneo. Le poesie d’Africa lette da Maiga
Balkissa. I workshop di Giovanni Tutti, la Settimana dello
Studente del liceo Mattia Preti e la festa per i duecento anni
del liceo Campanella. Poi la serata finale in beneficienza per
Cuamm, medici con l’Africa, al teatro “Francesco Cilea”, con
l’orchestra del Camera Opera Ensemble, Vincenzo Nizzardo e
Chiara Barillà.
A Reggio l’XI
International Journalism & Arts Award “Gino
Votano”
Almeno tre prime
mondiali e quattro nazionali, oltre 50
prime regionali, 32 film in
rappresentanza di 15 paesi, cinque
giorni di festival, con oltre 100 ospiti
dalla Russia alla Slovenia, dalla Spagna
all’Egitto.
Questo il programma
del Mediterranean Experiences Festival
(Reggio Calabria, 9/14 dicembre 2013),
presentato al Circolo Filologico a
Milano. Il festival assegna gli
undicesimi International Journalism &
Arts Award “Gino Votano”, sabato 14
dicembre al teatro “Francesco Cilea”.
Un festival in
movimento, cinque giorni, due teatri,
due istituti scolastici, la sede di
Confindustria Reggio Calabria,
camminando attraverso brani di poesia,
note di zejel e visioni incantate.
Organizzato dall’associazione culturale
“Teatro del Mediterraneo”, con il
patrocinio di Fnsi, in collaborazione
con Confindustria Reggio Calabria,
Ordine dei Medici Reggio Calabria,
Milano Film Festival, Unione Nazionale
Cronisti, Elaioteca della Calabria. Una
idea del Sud, della bellezza e
dell’economia, viste da Sud. Mai si era
assistito a una comunità calabrese che
arriva al Nord, per parlare di splendori
e non miserie, di parlare di vie
alternative, di coraggiose battaglie per
la democrazia, per la difesa della
propria identità, quella che la Milano
imprenditoriale ha emarginato per
ubriacarsi di scandali e malaffare. E a
Milano, Reggio Calabria non guarda più
al Nord ma a Sud, a Maiga Balkissa,
attrice del Mali, dove si sta
ridisegnando su indicazione dell’Onu, il
festival dei Tuareg, il festival del
deserto. E a Cuamm, i Medici con
l’Africa, rappresentati da Monica
Longaretti. Lo stesso coraggio, la
stessa forza di voler stare insieme, di
andare oltre. Appunto “Viaggio a sud del
Sole”, il progetto visivo che viene
esposto, con fotografie di Fabrizio
Ruffo Rufo e testi di Claudio Composti.
Artisti, intellettuali, giornalisti,
studiosi, critici venuti per
incontrarsi, parlarsi di progetti
comuni. E’ la prima piattaforma del
Mediterraneo, un incubatore di idee e
passioni, all’insegna di una economia
possibile, di una natura da rispettare,
di una bellezza di cui nutrirsi. I
Convegni sono dedicati all’idea di
crescita e all’identità del Sud, “Hic
Sunt Leones”, dall’Italia meridionale
all’Africa sub sahariana. I convegni
sono ospitati nei locali di
Confindustria. Un magistrato, Alberto
Cisterna, che ha chiesto alla sua terra
di ribellarsi, di riacquistare la
dignità, di recuperare la sua identità,
Il presidente di Confindustria Reggio
Calabria, Andrea Cuzzocrea, che guarda
al mondo dell’economia meridionale come
ad una possibilità concreta di vivere,
di fare comunità. Poi la rassegna
cinematografica in collaborazione, come
dagli esordi, con Milano Film Festival.
Tra le chicche, selezionati : ”Class
Enemy”, il film sloveno sulla scuola che
ha commosso Venezia. “Cipro - l’Ultimo
muro” di Emilio Casalini e “Mohamed e il
pescatore” di Marco Leopardi, presentati
dalla Rai. Per il Sud, "La leggenda di
Colapesce" di Salvatore Bombaci. Il Sud
di Salvo Cuccia, uno straordinario
regista ch racconta il mediterraneo da
Frank Zappa alla famiglia Florio.
Scrittori come Criaco e Gangemi, che
hanno portato la letteratura calabrese e
adesso come sceneggiatori, anche le
storie al cinema; in una delle più
brillanti stagioni culturali della
regione. Porteranno i loro libri, le
loro storie, le immagini dei loro film
“Anime nere” e “Il giudice meschino”. La
musica del Sud dei Dedalus, finalisti al
premio Tenco e di EtnoSound che
accompagnerà la festa del Mediterraneo.
Le poesie d’Africa lette da Maiga
Balkissa. I workshop di Giovanni Tutti,
la Settimana dello Studente del liceo
Mattia Preti e la festa per i duecento
anni del liceo Campanella. Poi la serata
finale in beneficienza per Cuamm, medici
con l’Africa, al teatro “Francesco Cilea”,
con l’orchestra del Camera Opera
Ensemble, Vincenzo Nizzardo e Chiara
Barillà.
Almeno
tre prime mondiali e quattro nazionali, oltre 50
prime regionali, 32 film in rappresentanza di 15
paesi, cinque giorni di festival, con oltre 100
ospiti dalla Russia alla Slovenia, dalla Spagna
all'Egitto. Questo il programma del
Mediterranean Experiences Festival (Reggio
Calabria, 9/14 dicembre 2013), presentato al
Circolo Filologico a Milano. Il festival assegna
gli undicesimi International Journalism & Arts
Award "Gino Votano", sabato 14 dicembre al
teatro "Francesco Cilea". Un festival in
movimento, cinque giorni, due teatri, due
istituti scolastici, la sede di Confindustria
Reggio Calabria, camminando attraverso brani di
poesia, note di zejel e visioni incantate.
Organizzato dall'associazione culturale "Teatro
del Mediterraneo", con il patrocinio di Fnsi, in
collaborazione con Confindustria Reggio
Calabria, Ordine dei Medici Reggio Calabria,
Milano Film Festival, Unione Nazionale Cronisti,
Elaioteca della Calabria. Una idea del Sud,
della bellezza e dell'economia, viste da Sud.
Mai si era assistito a una comunità calabrese
che arriva al Nord, per parlare di splendori e
non miserie, di parlare di vie alternative, di
coraggiose battaglie per la democrazia, per la
difesa della propria identità, quella che la
Milano imprenditoriale ha emarginato per
ubriacarsi di scandali e malaffare. E a Milano,
Reggio Calabria non guarda più al Nord ma a Sud,
a Maiga Balkissa, attrice del Mali, dove si sta
ridisegnando su indicazione dell'Onu, il
festival dei Tuareg, il festival del deserto. E
a Cuamm, i Medici con l'Africa, rappresentati da
Monica Longaretti. Lo stesso coraggio, la stessa
forza di voler stare insieme, di andare oltre.
Appunto "Viaggio a sud del Sole", il progetto
visivo che viene esposto, con fotografie di
Fabrizio Ruffo Rufo e testi di Claudio Composti.
Artisti, intellettuali, giornalisti, studiosi,
critici venuti per incontrarsi, parlarsi di
progetti comuni. E' la prima piattaforma del
Mediterraneo, un incubatore di idee e passioni,
all'insegna di una economia possibile, di una
natura da rispettare, di una bellezza di cui
nutrirsi. I Convegni sono dedicati all'idea di
crescita e all'identità del Sud, "Hic Sunt
Leones", dall'Italia meridionale all'Africa sub
sahariana. I convegni sono ospitati nei locali
di Confindustria. Un magistrato, Alberto
Cisterna, il presidente di Confindustria Reggio
Calabria, Andrea Cuzzocrea, che guarda al mondo
dell'economia meridionale come ad una
possibilità concreta di vivere, di fare
comunità. Poi la rassegna cinematografica in
collaborazione, come dagli esordi, con Milano
Film Festival. Tra le chicche, selezionati : "Class
Enemy", il film sloveno sulla scuola che ha
commosso Venezia. "Cipro - l'Ultimo muro" di
Emilio Casalini e "Mohamed e il pescatore" di
Marco Leopardi, presentati dalla Rai. Per il
Sud, "La leggenda di Colapesce" di Salvatore
Bombaci. Il Sud di Salvo Cuccia, uno
straordinario regista ch racconta il
mediterraneo da Frank Zappa alla famiglia Florio.
Scrittori come Criaco e Gangemi, che hanno
portato la letteratura calabrese e adesso come
sceneggiatori, anche le storie al cinema; in una
delle più brillanti stagioni culturali della
regione. Porteranno i loro libri, le loro
storie, le immagini dei loro film "Anime nere" e
"Il giudice meschino". La musica del Sud dei
Dedalus, finalisti al premio Tenco e di
EtnoSound che accompagnerà la festa del
Mediterraneo. Le poesie d'Africa lette da Maiga
Balkissa. I workshop di Giovanni Tutti, la
Settimana dello Studente del liceo Mattia Preti
e la festa per i duecento anni del liceo
Campanella. Poi la serata finale in beneficienza
per Cuamm, medici con l'Africa, al teatro
"Francesco Cilea", con l'orchestra del Camera
Opera Ensemble, Vincenzo Nizzardo e Chiara
Barillà.
IL
DISPACCIO - Creato
Sabato, 23 Novembre 2013 14:07
MEDITERRANEAN EXPERIENCES FESTIVAL
Almeno tre prime mondiali e
quattro nazionali, oltre 50 prime regionali, 32
film in rappresentanza di 15 paesi, cinque
giorni di festival, con oltre 100 ospiti dalla
Russia alla Slovenia, dalla Spagna all’Egitto.
Questo il programma del Mediterranean
Experiences Festival in programma da lunedì 9
a sabato 14 dicembre, presentato al Circolo
Filologico a Milano. Il festival assegna gli
undicesimi International Journalism & Arts Award
“Gino Votano”, sabato 14 dicembre al teatro
“Francesco Cilea”. Un festival in movimento,
cinque giorni, due teatri, due istituti
scolastici, la sede di Confindustria Reggio
Calabria, camminando attraverso brani di poesia,
note di zejel e visioni incantate. Organizzato
dall’associazione culturale “Teatro del
Mediterraneo”, con il patrocinio di Fnsi, in
collaborazione con Confindustria Reggio
Calabria, Ordine dei Medici Reggio Calabria,
Milano Film Festival, Unione Nazionale Cronisti,
Elaioteca della Calabria. Una idea del Sud,
della bellezza e dell’economia, viste da Sud.
Mai si era assistito a una comunità calabrese
che arriva al Nord, per parlare di splendori e
non miserie, di parlare di vie alternative, di
coraggiose battaglie per la democrazia, per la
difesa della propria identità, quella che la
Milano imprenditoriale ha emarginato per
ubriacarsi di scandali e malaffare. E a Milano,
Reggio Calabria non guarda più al Nord ma a Sud,
a Maiga Balkissa, attrice del Mali, dove si sta
ridisegnando su indicazione dell’Onu, il
festival dei Tuareg, il festival del deserto. E
a Cuamm, i Medici con l’Africa, rappresentati da
Monica Longaretti. Lo stesso coraggio, la stessa
forza di voler stare insieme, di andare oltre.
Appunto “Viaggio a sud del Sole”, il progetto
visivo che viene esposto, con fotografie di
Fabrizio Ruffo Rufo e testi di Claudio Composti.
Artisti, intellettuali, giornalisti, studiosi,
critici venuti per incontrarsi, parlarsi di
progetti comuni. E’ la prima piattaforma del
Mediterraneo, un incubatore di idee e passioni,
all’insegna di una economia possibile, di una
natura da rispettare, di una bellezza di cui
nutrirsi. I Convegni sono dedicati all’idea di
crescita e all’identità del Sud, “Hic Sunt
Leones”, dall’Italia meridionale all’Africa sub
sahariana. I convegni sono ospitati nei locali
di Confindustria. Un magistrato, Alberto
Cisterna, che ha chiesto alla sua terra di
ribellarsi, di riacquistare la dignità, di
recuperare la sua identità, Il presidente di
Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea,
che guarda al mondo dell’economia meridionale
come ad una possibilità concreta di vivere, di
fare comunità. Poi la rassegna cinematografica
in collaborazione, come dagli esordi, con Milano
Film Festival. Tra le chicche, selezionati :
”Class Enemy”, il film sloveno sulla scuola che
ha commosso Venezia. “Cipro - l’Ultimo muro” di
Emilio Casalini e “Mohamed e il pescatore” di
Marco Leopardi, presentati dalla Rai. Per il
Sud, "La leggenda di Colapesce" di Salvatore
Bombaci. Il Sud di Salvo Cuccia, uno
straordinario regista ch racconta il
mediterraneo da Frank Zappa alla famiglia Florio.
Scrittori come Criaco e Gangemi, che hanno
portato la letteratura calabrese e adesso come
sceneggiatori, anche le storie al cinema; in una
delle più brillanti stagioni culturali della
regione. Porteranno i loro libri, le loro
storie, le immagini dei loro film “Anime nere” e
“Il giudice meschino”. La musica del Sud dei
Dedalus, finalisti al premio Tenco e di
EtnoSound che accompagnerà la festa del
Mediterraneo. Le poesie d’Africa lette da Maiga
Balkissa. I workshop di Giovanni Tutti, la
Settimana dello Studente del liceo Mattia Preti
e la festa per i duecento anni del liceo
Campanella. Poi la serata finale in
beneficienza per Cuamm, medici con l’Africa, al
teatro “Francesco Cilea”, con l’orchestra del
Camera Opera Ensemble, Vincenzo Nizzardo e
Chiara Barillà.
Corriere
della Calabria - Sabato, 23 Novembre 2013