II Premio Giornalistico Internazionale “Gino Votano”
per il miglior documentario del Mediterraneo
(Reggio Calabria, 21 dicembre 2004)
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Ansa
Documento: 20041216
06203
ZCZC0103/SXB
R CRO S0B S41 QBXU
GIORNALISTI: A ANZALDO,BIANCHINI E CAPOGRECO IL PREMIO VOTANO
CERIMONIA CONSEGNA MARTEDI' PROSSIMO A REGGIO CALABRIA
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 16 DIC - Elisa Anzaldo, del Tg1;
Basilio Bianchini, direttore della sede regionale della Calabria
della Rai, e Nino Capogreco, direttore di Calabria Press: sono
questi i vincitori del premio giornalistico 2004 Gino Votano.
La cerimonia di consegna dei premi avra' luogo martedi'
prossimo, 21 dicembre, a Reggio Calabria.
L' iniziativa, promossa dall' associazione culturale Teatro
del Mediterraneo, si avvale del patrocinio dell' Ordine dei
Giornalisti e del Sindacato dei giornalisti della Calabria.
Ad Elisa Anzaldo e a Basilio Bianchini il premio e' stato
conferito, rispettivamente, per il linguaggio televisivo e per
la promozione della comunicazione sul territorio. Capogreco,
invece, verra' premiato per la carriera. (ANSA).
DED/MED
16-DIC-04 11:49 NNNN
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Direttore Resp. G.Soluri
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Giornalismo, premio Votano: martedì a Reggio la cerimonia di consegna |
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COMUNICATI CALABRIA |
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quotidiano liberalsocialista
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PREMIO “GINO VOTANO” A ELISA ANZALDO |
La vera missione del giornalismo tv |
21/12/2004 |
Raccontare la realtà per immagini è una
sensazione straordinaria, indagarla senza censure preventive,
con l’occhio lucido di chi osserva e non può fare altro che
dire. E’ questa l’essenza del documentario televisivo, quello
che il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, David
Sassoli, nell’ultima assemblea di redazione del Tg1, ha definito
“lo specifico giornalistico televisivo”. Documentare è una
missione difficile, lungo i confini della comprensione della
realtà, distante dai luoghi comuni; è un percorso che apre altre
vie, nuove vie alla conoscenza. Come gli esploratori
dell’Ottocento, i viaggiatori del Grand Tour o ancora come
diceva Bacone, “Oltre la frontiera”. Francesco Votano,
giornalista del Tg1, storico della televisione e presidente
dell’associazione Teatro del Mediterraneo sostiene che “è un
modo per scuotere gli animi, le sensazioni, la comprensione. Lo
strumento più efficace di sondare la realtà, di stimolare
l’iniziativa, la ricerca, la solidarietà della comunità umana.
Oltre la verità narcotizzata e standardizzata. Perfino il
mercato ha bisogno del documentario, ha bisogno di nuovi
orizzonti, che partano dalla conoscenza”. Ed è questo l’impegno
del premio giornalistico “Gino Votano”, organizzato
dall’associazione Teatro del Mediterraneo, che questo anno è
andato a una siciliana, Elisa Anzaldo, 38 anni, catanese,
redattrice del Tg1, per la sua inchiesta “Mattone dopo Mattone”,
andata in onda per “Speciale Tg1”, lo scorso 8 febbraio 2004.
Elisa Anzaldo, mora, grandi occhi azzurri, è membra del comitato
di redazione del Tg1, spesso inviata del telegiornale, si è
occupata del caso di Cogne, dell’eruzione dell’Etna e come in
questo caso di tenuta dell’ecosistema ecologico. Aldo Grasso su
“Il Corriere della Sera”, ha ricordato che dopo il suo
documentario probabilmente c’è ancora una speranza per il
giornalismo puro, quello di indagine. Anzaldo ha girato
l’Italia, un lungo percorso che è diventato racconto in cui ha
indagato sull’abusivismo edilizio e sull’erosione delle coste e
i danni ambientali che comporta il “mattone selvaggio”. Un
reportage di straordinario interesse che parte dalla sua Sicilia
fino a Genova. Mali e incurie con chicche straordinarie, come la
discussione a Capo Rizzuto con Arena, un nome che richiama il
potere straordinario e devastante della ‘ndrangheta in alcuni
settori della vita pubblica e privata. Il premio giornalistico
“Gino Votano” che gode del patrocinio del sindacato dei
giornalisti della Calabria, è stato assegnato come ogni anno
dall’associazione culturale “Teatro del Mediterraneo” in
cooperazione con il Provveditorato agli Studi di Reggio
Calabria. E insieme al preside del liceo artistico “Mattia
Preti” e al responsabile delle pubbliche relazioni del
Provveditorato, Guido Leone, da gennaio 2005 il premio diventerà
patrimonio dei ragazzi delle scuole reggine, che sceglieranno
ogni anno, con una selezione mese per mese il “miglior
documentario del Mediterraneo”. Alla fine una mostra-concorso,
dibattiti e convegni sulla comunicazione nel Mediterraneo e il
premio assegnato dai ragazzi come testimonianza di un impegno
culturale e istituzionale, ma anche della verve e della crescita
degli studenti di una città come Reggio Calabria, centrale nel
Mediterraneo. Il progetto gode dell’appoggio del sindaco
cittadino, Giuseppe Scopelliti, del presidente del consiglio
regionale, Luigi Fedele e del presidente dell’amministrazione
provinciale, Vincenzo Fuda. Il premio “Gino Votano” 2004 per la
comunicazione nel territorio è andato a Basilio Bianchini,
direttore della sede Rai della Calabria e del centro produzione
Radio Rai. Uomo di grande spessore umano e culturale, Bianchini
è riuscito a conservare l’autonomia della sede regionale e
avvicinare il pubblico di telespettatori alla comunicazione
televisiva. Senza il suo fondamentale ausilio probabilmente
l’ascolto e la qualità dei programmi regionali non avrebbe avuto
lo stesso successo. Premio “alla carriera” per un giornalista di
vecchio stampo, a lungo addetto alle pubbliche relazioni della
Curia reggina, direttore di Calabria Press, rappresenta la
storia positiva del giornalismo calabrese, fatto di stile,
valori etici e contenuti culturali, Antonino Capogreco.
Francesco Votano, autore anche di una “Storia della
televisione”, ricorda la figura di Gino Votano, a cui è dedicato
il premio, storico, politologo e saggista meridionale scomparso
due anni fa che si richiamava al giornalismo di inchiesta e
indagine dei “compilatori” ottocenteschi come Vincenzo Padula. A
fornire un approfondimento sul tema “Il documentario come
specifico televisivo” è Carlo Parisi, consigliere nazionale Fnsi,
in cui analizza i temi e i problemi di “Occupazione e industria
giornalistica in Calabria”. E’ invece Pierre Balanian,
giornalista armeno, già collaboratore di Al Jazeera, a chiarire
il mondo dell’informazione araba in “Il giornalismo arabo,
struttura, stile e testate”. Lo scorso anno il premio per il
miglior linguaggio televisivo è andato ad Alessandro Gaeta,
autore di inchieste e documentari sulla criminalità nel
Mezzogiorno, sulla guerra in Iraq e in Palestina e di reportage
dai ghiacciai dell’Antartide e delle Alpi. Gaeta ha vinto con il
suo documentario “Il ponte interrogativo” (Sciuscià, Rai 2,
2001) “perché ha innovato il modo di fare televisione,
presentando la gente comune come protagonista di una vicenda,
inserendo degli a parte di tipo teatrale, come commento alle
immagini, mostrando un territorio in tutte le sue sfaccettature,
dalle condizioni sociali alle infrastrutture economiche e ai
trasporti di una grande area come lo Stretto di Messina”. Il
premio della giuria era stato assegnato, per l’impegno sociale,
agli studenti dell’Istituto Comprensivo di Archi per l’opuscolo
“la Nonna racconta” con la seguente motivazione: “l’opera che
meglio di altri è riuscita ad esprimere le potenzialità del
territorio. Nell’opuscolo i ragazzi hanno raccolto cantilene e
giochi che vivono solo nel ricordo delle nonne, un modo per
ricostruire la propria identità culturale e rinsaldare le
radici. Perché come voleva Gino Votano “sono i ragazzi il futuro
e sono loro che devono aiutarci a creare una comunità solida e
solidale”. Premiata acnhe Emilia Occhiuto, direttrice didattica
dell’Istituto Comprensivo di Archi “per l’impegno sociale e
professionale di educatrice in un quartiere difficile” . |
Simona Licandro |
gazzetta del sud
al liceo artistico
preti Il premio "Gino Votano¨ é stato consegnato alla giornalista del Tg1 per le sue inchieste Il premio Votano sorride alla
Anzaldo
Claudio Crisalli Si é svolta, presso l'auditorium del Liceo Artistico «Mattia Preti», la cerimonia di consegna del «Premio Giornalistico Gino Votano 2004», organizzato dall'Associazione culturale teatro del Mediterraneo con il patrocinio dell'ordine dei giornalisti della Calabria e del sindacato dei giornalisti della Calabria. Orientamento e formazione, ruolo del giornalista; questi i temi maggiormente trattati nel meeting che ha preceduto la premiazione. Alla presenza di tantissimi giovani studenti delle varie scuole cittadine, si sono succeduti gli interventi dei relatori intervenuti alla manifestazione. Guido Leone, coordinatore provinciale delle politiche giovanili Usr Calabria, ha messo in evidenza il continuo sforzo della scuola impegnata sempre di più nel campo della pubblicistica e l'importanza delle numerose esperienze che gli istituti scolastici mettono in atto con la pubblicazione periodica dei loro giornalini. «Il giornale“ ha detto Leone “é presente nella scuola grazie al protocollo d'intesa siglato tra associazioni nazionale giovani editori e il consiglio regionale della Calabria. In queste pubblicazioni viene espressa l'esperienza personale e sociale di generazioni di studenti che si sono formati nelle scuole della regione. Termine di cultura privilegiata sarà di razionalizzare il rapporto tra mondo della scuola, ordine regionale dei giornalisti e gli stessi enti locali, per dare un'organizzazione efficace a tutte quelle iniziative che consentiranno ai giovani di esprimersi con linguaggi teatrale e giornalistico». Il progetto giornalino di istituto é ormai una realtà nelle scuole reggine. Il consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti, bandisce ogni anno un concorso per i giornalini nelle scuole. Il fine é anche quello di creare momenti di aggregazione e socializzazione, incoraggiare i giovani a sapere creare un giornale e ad essere critici, stimolando le qualità linguistiche ed espressive. Pierre Balanian, inviato presso il Vaticano del quotidiano di Beirut «Aztagà» e già giornalista dell'emittente araba «Al Jazeera», dopo aver espresso le condizioni di difficoltà in cui opera l'inviato speciale, ha risposto alle numerose domande fatte dai giovani sulle problematiche del mondo arabo. «Nel mondo islamico“ ha sottolineato “vi sono due correnti che parlano della guerra in Irak in modo diverso. Una parte la definisce come un conflitto religioso, l'altra corrente nazionalista la intende come una guerra economica e di predominio sulle risorse del paese. Al di fuori del loro mondo, quello che sta a cuore al popolo musulmano sono le condizioni in cui vivono i loro fratelli immigrati e i luoghi di culto islamici. E mentre una volta si interessavano solo allo sport e alla moda, ora si interessano di tutto quello che succede, seguendo principalmente la politica e l'economia». Anche da Carlo Parisi, segretario del sindacato giornalisti Calabria, sono arrivati dei consigli agli studenti intenzionati a intraprendere gli studi di giornalismo. Il giornale, ha evidenziato, deve essere qualcosa che cattura l'attenzione e la curiosità del lettore. La professione del giornalista implica uno studio costante, una informazione continua. Scrivere e dialogare con gli altri, esprimere i fatti e dare le notizie usando un linguaggio comprensibile a tutti. Il premio «Gino Votano» é stato consegnato per la sezione «Miglior linguaggio televisivo» a Elisa Anzaldo, giornalista del Tg1, autrice di inchieste e documentari sulla giustizia e sull'ecosistema in Italia. Le motivazioni: Elisa Anzaldo per «Mattone dopo mattone» perché ha presentato con occhio disincantato lo scempio del territorio italiano, con annotazioni di carattere sociologico e ambientale, descrivendo con cura i bisogni della gente e l'arroganza degli speculatori. La proiezione del documentario, improntato sull'abusivismo edilizio e la lottizzazione abusiva, é servita a mostrare il lavoro svolto dalla giornalista, evidenziando le difficoltà che si possono incontrare per la sua piena riuscita. Compiaciuta per il calore dimostrato nei suoi confronti dagli studenti, Elisa Anzaldo ha spiegato che «Il servizio giornalistico serve per denunciare situazioni da porre all'attenzione dell'opinione pubblica, esortando chi di competenza a migliorarle. Questa di oggi é¨ stata una esperienza da non dimenticare. ˆ un aspetto positivo del Sud poter entrare in una scuola di Reggio Calabria, incontrare questi studenti che rappresentano la società civile del domani e dialogare con loro. Per noi é una grande responsabilità , perchè stiamo formando coloro i quali racconteranno la società di domani». |
www.touring104.fm
sabato 18 dicembre 2004 |
GIORNALISMO, PREMIO VOTANO: MARTEDÌ A REGGIO LA CERIMONIA DI CONSEGNA |
Elisa Anzaldo, del Tg1; Basilio Bianchini, direttore della sede regionale della Calabria della Rai, e Nino Capogreco, direttore di Calabria Press: sono questi i vincitori del premio giornalistico 2004 Gino Votano. La cerimonia di consegna dei premi avrà luogo martedì prossimo, 21 dicembre, a Reggio Calabria. L� iniziativa, promossa dall� associazione culturale Teatro del Mediterraneo, si avvale del patrocinio dell� Ordine dei Giornalisti e del Sindacato dei giornalisti della Calabria. Ad Elisa Anzaldo e a Basilio Bianchini il premio è stato conferito, rispettivamente, per il linguaggio televisivo e per la promozione della comunicazione sul territorio. Capogreco, invece, verrà premiato per la carriera. |
da www.talent-scout-rc.it
Un importante incontro al Liceo Artistico “Mattia Preti” di Reggio Calabria
Premio giornalistico Gino Votano
di Rosadele Genovese da www.talent-scout-rc.it
Parlare di giornalismo significa entrare in un mondo meraviglioso, introdursi all’interno dell’animo umano, diventare noi stessi esploratori del mondo grazie ai giornalisti, che svolgono un’attività anche molto rischiosa. Il giornalista è colui che riesce a scoprire le radici interne del fatto, e questo discorso è rivolto anche alla figura di Gino Votano: cercare intorno a noi, nel nostro ambito, la nostra storia che poi diventa la grande storia, la grande avventura dell’uomo”.
Con queste parole significative, il Dirigente Scolastico del Liceo Artistico “Mattia Preti” di Reggio Calabria ha aperto l’incontro svoltosi il 21 dicembre scorso nell’Aula Magna dell’Istituto, in occasione della consegna del Premio Giornalistico Gino Votano.
Organizzato in collaborazione con il Sindacato Giornalisti Calabresi, l’Ordine dei Giornalisti della Calabria, la Regione Calabria, la Provincia, il Comune, le Associazioni Culturali “Teatro del Mediterraneo”, “L’Agorà”, “Circolo Calcidese”, con “I tre farfalli”, e con il C.S.A. di Reggio Calabria rappresentato dal prof. Guido Leone, il premio è stato assegnato alla giornalista Elisa Anzaldo del TG 1, per il documentario “Mattone dopo mattone” realizzato sul tema dell’abusivismo edilizio. L’organizzazione dei lavori, nell’ambito dell’Istituto, è stata curata da un team di docenti coordinatio da Viviana De Blasio.
Pierre Balanian, Francesco Votano, Guido Leone, Antonio Sammarco
Presenti al tavolo dei relatori, oltre al Dirigente Scolastico Sammarco, il Prof. Guido Leone, il giornalista cattolico di lingua araba Pierre Balanian, accreditato presso la Santa Sede a Roma, il giornalista della Rai Francesco Votano, il Segretario del Sindacato Giornalisti Calabresi Carlo Parisi e la stessa Elisa Anzaldo, che ha intrattenuto il pubblico presentando con molta spontaneità le fasi dell’ avventura giornalistica da lei vissuta nel realizzare lo speciale del TG 1 per il quale, appunto, è stata premiata.
Illustre presenza anche quella del giornalista Domenico Morace.
Ha preso la parola, dopo l’intervento del Preside Sammarco, il giornalista della Rai Francesco Votano, il quale, dopo aver espresso il suo ringraziamento al Dirigente Scolastico, all’Ufficio del C.S.A., alle personalità presenti e a tutto il pubblico, ha spiegato gli obiettivi e le finalità del Premio Giornalistico Gino Votano. Ha elogiato la qualità del lavoro condotto dalla giornalista Elisa Anzaldo, spiegandone alcuni aspetti e rimandando alla voce della stessa autrice l’esposizione dei particolari più interessanti di questa produzione documentaria. Moderatore dell’incontro, per l’intero arco della mattinata, lo stesso Francesco Votano.
"Le inchieste del giornalista
servono anche a denunciare delle situazioni, e questo può
servire a cambiare qualcosa"
(Dall'intervento di Elisa Anzaldo) |
Elisa Anzaldo, tra Pierre Balanian e Carlo Parisi
I relatori che si sono susseguiti con i loro interventi, si sono soffermati a loro volta sui vari aspetti dell’attività giornalistica, comunicando interessanti esperienze personali e favorendo un dibattito e un confronto molto produttivi con i giovani, interessati e attenti. Tra il pubblico, infatti, erano presenti gruppi di alunni, accompagnati dai rispettivi docenti, provenienti da varie scuole superiori della città di Reggio Calabria, tra cui, oltre agli studenti dello stesso Liceo Artistico “Mattia Preti”, allievi del Liceo Europeo, dell’Itis “Panella”, dell’Istituto d’Arte “Alfonso Frangipane”, dell’Itis “Vallauri”, dell’ITC “Da Empoli”.
Il pubblico dei giovani (Foto di Franco di Bartolo)
I Giovani, alcuni dei quali interessati in prima persona alla redazione del Giornale d’Istituto, hanno formulato delle domande mirate all’acquisizione di contenuti specifici sulle attività di scrittura e su taluni “segreti del mestiere”, ma soprattutto su alcuni aspetti tecnici e organizzativi dell’attività giornalistica nelle scuole. Illuminante, per quest’ultimo aspetto, l’intervento del Prof. Guido Leone, che ha parlato, tra l’altro, delle sue personali esperienze nel campo del giornalismo, (“Il mio percorso di formazione si intreccia con un Circolo culturale di cui facevo parte nel ’68” - ha spiegato”, ha incoraggiato i giovani a coltivare le attività di scrittura, chiarendo dubbi e rispondendo alle domande più diverse, tutte degne di attenzione.
“Il nostro territorio – ha detto Guido Leone, rivolgendosi ai giovani-ha bisogno della vostra presenza. La ricchezza di iniziative va razionalizzata. Ai nuovi linguaggi giornalistici, teatrali, cinematografici, bisogna dare un’adeguata cornice se si vuole realizzare un prodotto di qualità”.
Non è in corso un conflitto religioso, gli esseri umani si capiscono, anche se di culture diverse … . Una sponda del Mediterraneo è cristiana, una è musulmana e c’è un’altra sponda ebraica. Chi meglio del giornalista può avere il ruolo di 'ponte' fra civiltà, fra culture? ... Oggi sembra che il mondo islamico sia antioccidentale, ma in mezzo a questa gente ci sono molte personalità importanti, liberali moderati che vogliono creare un dialogo con il mondo occidentale”. (Dall’intervento di Pierre Balajan, collaboratore di Al Jazeera, giornalista nato in Armenia, cattolico di lingua araba, accreditato presso la Santa Sede). |
Hanno suscitato grande interesse anche le parole di Pierre Balejan, giornalista arabo, che si è soffermato con dovizia di particolari sul ruolo del giornalista e sull’importanza di comunicare in modo corretto la notizia: le sue parole, fondate su pensieri moderati, di grande fiducia nella possibilità di un dialogo tra culture diverse, hanno innalzato il livello di attenzione dei giovani, ed è comprensibile che la sua figura abbia destato particolare curiosità e interesse, essendo in qualche misura associata a tematiche di pressante attualità.
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Gli interventi degli altri giornalisti presenti al tavolo dei lavori, sono stati altrettanto interessanti, anche se sviluppati su versanti diversi. Carlo Parisi, Segretario dei Giornalisti calabresi, ha posto l’attenzione su talune difficoltà che si possono incontrare quando si sceglie il “mestiere di scrivere” e ha invitato i giovani ad affacciarsi a questa attività solo se dotati di grande passione.”Bisogna forse smitizzare il fascino del giornalista. Il mio primo consiglio: leggete molto, arricchitevi” ha detto. |
Guido Leone e Domenico Morace
Domenico Morace, a sua volta, ha dato delle indicazioni su un mestiere “serio, difficile, coraggioso, pesante. Un lavoro enorme. Si lavora anche di notte”. E poi, bisogna scrivere per farsi capire: “Il mio barbiere di Condofuri non ha capito questo pezzo”. Se questo avviene, ha spiegato Morace, vuol dire che non sono un buon giornalista.
L’assegnazione del premio Giornalistico Gino Votano ha costituito, per i giovani, un’ ottima, per certi aspetti irripetibile opportunità di conoscere tutte le sfaccettature di un ‘attività, quella giornalistica, che nell’immaginario è affascinante e che presenta certamente degli aspetti positivi, ma che poi, a ben valutare, richiede la giusta passione e una buona dose di spirito di sacrificio, oltre che una solida cultura di base. Ecco l’aspetto più rilevante dell’incontro: quello di informare i giovani, senza tuttavia smorzare i loro entusiasmi e incoraggiando la loro creatività, della concreta realtà - rischi compresi - che ruota intorno al lavoro del giornalista.
www.talent-scout-rc.it